“E le stelle stanno a guardare”: parafrasando il titolo del romanzo di Archibald Joseph Cronin che diede lo spunto per realizzare una miniserie televisiva del 1971 diretta da Anton Giulio Majano possiamo dire che nella nostra città c’è un gigante d’acciaio che se ne sta a guardare da anni. E attende che qualcuno trovi il modo di aprire quel cancello arrugginito e inventarsi qualcosa per farlo funzionare e metterlo a disposizione della comunità scientifica ma anche delle scuole, dei turisti, della città insomma. Un’opera imponente costata oltre sei milioni di euro che non riesce a vedere la luce nonostante i vati tentativi portati avanti dalle amministrazioni che si sono mano mano succedute alla guida di Palazzo dei Bruzi. Taglio del nastro il 6 aprile 2019 con l’astrofica Sandra Savaglio, dopo un iter per la realizzazione lungo 17 anni. Solo qualche scolaresca è riuscita a penetrare nei locali del Planetario, dopo di che l’attività è stata sospesa. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza