Traffico di rifiuti, delitti ambientali e corruzione: la Procura della Repubblica di Roma ha chiuso le indagini su uno dei tronconi dell’inchiesta che, tra gli altri, vede coinvolti l’imprenditore sibarita Giuseppe Borrelli, di 53 anni, e un dirigente dell’A.T.E.R. di Roma, il 61enne ingegnere Giancarlo Mongelli.
Il blitz della Polizia di Stato di Latina era scattato lo scorso luglio, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, con la collaborazione della Squadra Mobile di Cosenza, quando era stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, nei confronti di due persone (una in carcere ed una agli arresti domiciliari), gravemente indiziate a vario titolo di corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio ed attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti.
Gli altri nomi
Oltre a Borrelli e Mongelli, attualmente ai domiciliari, sono coinvolti nell’inchiesta e hanno ricevuto in questi giorni la notifica di chiusura delle indagini, Damiano De Santo, 68enne di Castrovillari difeso dall’avvocato Ugo Anelo, Carlo Buono, 53enne di Altomonte, Angelo Maria Carriuolo, 55enne di Spezzano Albanese, Domenico Civale, 45enne di Cassano, Marco Crasso, 61enne di Roma, Salvatore Luigi Di Callo, 63enne di Cassano, Gheorghe Dobre, 44enne rumeno, Domenico Gagliardi, 49enne di Cassano, Victor Hreapco, 63enne Moldavo, Mario Martucci, 54enne di San Sosti, Francesco Orlando, 44enne di Corigliano-Rossano, Domenico Parise, 38enne di San Donato di Ninea, Rago Vincenzo, 41enne di Cassano, Vitaliano Rotondi, 42enne di Aprilia, Girolamo Sammartino, 55enne di Agrigento, Ioan Sosa, 48enne rumeno, Alessandro Verni, 54enne di Roma.
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