Con le feste di Natale si ripresentano i soliti disagi sanitari. Niente di nuovo sotto il sole della Sibaritide, dunque. È un po’ come vedere uno spettacolo già visto un centinaio dio volte. Tornano i periodi di vacanza e riprendono anche le chiusure della Guardia medica di Doria. Riprendono le chiusure proprio quando il servizio dovrebbe stare aperto. La guardia medica serve proprio a tamponare le emergenze quando gli studi dei medici di famiglia sono chiusi. Altrimenti a che serve la guardia medica.
Una situazione che si era già verificata lo scorso Natale, lo scorso Capodanno, a Pasqua e in estate e che torna a ripresentarsi anche per le vacanze invernali. Interruzioni del servizio di continuità assistenziale che inizialmente erano sporadiche ma che già da tempo, però, si sono trasformate in sistematiche. Le nuove chiusure saranno quattro e sono previste per domenica 3 dicembre dalle ore 8 alle 20, lunedì 4 dalle 20 alle 8, il giorno dell’Immacolata dalle 8 alle 20 e il 9 dicembre dalle 20 alle 8. Nel documento trasmesso ufficialmente dall’Asp di Cosenza si annuncia come, malgrado il distretto sanitario abbia posto in essere tutte le procedure di competenza, il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica), a Doria, non sarà attivo nelle date indicate. A poco o nulla, poi, serve l’invito all’utenza dell’Azienda sanitaria provinciale di rivolgersi, in caso di necessità, al servizio di emergenza urgenza 118. Proprio la guardia medica di Doria serve tutto il comune jonico, le località come Marina e Laghi di Sibari, Millepini e tutte quelle aree che ricadono sulla costa di Cassano arrivando, per competenza, a interessare anche alcune aree dell’entroterra e del comune di Villapiana e che si popolano maggiormente in prossimità dei periodi di vacanza. La stessa situazione si è verificata spesso anche in estate, periodo in cui tanti di turisti hanno invado le aree turistiche della costa ionica sibarita, in particolare, quelle che ricadono nel Comune di Cassano.
Continua a pesare la mancanza di una soluzione definitiva al problema della carenza di medici.
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