Piano Lago, Next Elettronica senza clienti e chiusura è dietro l’angolo. L'azienda venne rilevata dai dipendenti
Non c’è lavoro, mancano le commesse. La “Next Elettronica”, prima azienda in Calabria rilevata dai suoi dipendenti, specializzata nella produzione di schede e apparati elettronici, con sede a Piano Lago di Mangone, ha annunciato come imminente la sua chiusura. Ieri mattina, i dipendenti con esponenti della cooperativa (una cinquantina in tutto), che regge le sorti aziendali dall’estate di due anni fa, hanno manifestato con un sit-in nel piazzale dello stabilimento, una volta tanto non per protestare contro qualcuno, bensì per lanciare «un appello alla solidarietà attiva e operosa» così da favorire il salvataggio di un’azienda nata sul fallimento della preesistente e rifondata per volontà e con la partecipazione dei lavoratori. La loro indennità di disoccupazione è stata utilizzata per sostenere la ripresa della produzione, secondo prospettive che, all’inizio, si erano presentate favorevoli. Negli ultimi mesi è maturata una crisi economico-finanziaria che, oggi, espone al rischio concreto di una resa da parte di lavoratori che, per la organizzazione aziendale e per l’applicazione del loro know how, garantirebbero forza competitiva sul mercato. Sono, tuttavia, venuti a mancare presupposti che, in origine, erano stati loro promessi, per il che oggi la produzione, che pur vanta prototipi già collaudati con dichiarati favori d’una clientela interessata, non può essere immessa sul mercato per la mancanza delle indispensabili certificazioni di qualità, che richiederebbero una liquidità relativamente modesta, ma, al momento, insostenibile per la cooperativa. Certo, pendono altri problemi, ma non appare che siano del tutto insormontabili. Le istituzioni si sono mobilitate per evitare che questa realtà industriale venga meno. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza