I fratelli Massimo, Alessandro e Mattia De Rose sono stati condannati dal Tribunale di Paola in seduta collegiale a 12 anni di carcere ciascuno. Con la sentenza di ieri i germani sono altresì stati condannati al pagamento delle spese processuali nonché al pagamento del risarcimento del danno in separata sede nei confronti del Comune di Diamante. Erano accusati - e quindi sono stati dichiarati colpevoli in concorso nel processo - del duplice tentato omicidio avvenuto nel febbraio 2022 nel bar della famiglia Perugino a Diamante. Il pm della Procura di Paola, Mariolina Bannò, aveva richiesto per i tre imputati in tutto 34 anni di carcere. Nel dettaglio 15 anni per Massimo De Rose, 10 anni per Mattia De Rose e infine 9 anni per Alessandro De Rose. Le parti civili sono state rappresentate nel procedimento dagli avvocati Francesco Liserre e Luigi Crusco, mentre gli imputati dagli avvocati Cristian Cristiano, Francesco Santelli e Antonio Crusco. I fratelli Massimo, Alessandro e Mattia De Rose, rispettivamente di 42, 35 e 25 anni, già noti alle forze dell'ordine, sono stati tratti in arresto dai carabinieri della Compagnia di Scalea dopo una rapida indagine. I germani sono stati ritenuti dagli inquirenti responsabili del grave ferimento di Stefano Perugino, titolare di un bar nei pressi del lungomare di Diamante. L’uomo ha riportato gravi ferite da arma da fuoco al braccio e all’addome. Nel locale era presente anche il figlio del ferito, intervenuto per difendere il padre. Inizialmente anche lui è stato indagato per aver ferito con un coltello uno degli aggressori. La posizione di quest’ultimo è stata archiviata, su decisione del gip, il 30 agosto scorso. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina