La questione del trasporto ferroviario continua a smuovere il dibattito politico nella Sibaritide e alle falde del Pollino. A tenere banco è anche il futuro dell’Alta velocità e Cosenza e, soprattutto, nell’area compresa tra il Pollino e lo Jonio. La giravolta di Trenitalia, Rfi, Ministero dei Trasporti e di tutti gli altri attori interessati nella costruzione delle nuove infrastrutture in merito al tragitto che dovrebbe seguire l’alta velocità in Calabria e che ha cancellato il tratto che avrebbe condotto la direttrice a Cosenza e poi a Thurio e, dunque, sulla jonica, riportandolo sull’attuale tracciato non ad alta velocità e che passa per Paola, non è andata giù a i sindaci del vasto territorio. Nella scorsa settimana, infatti, s’è tenuto a Cosenza un lungo incontro nel quale è stato costituito un comitato misto scientifico-politico di cui fanno parte Demetrio Festa, Roberto Musmanno, Luigi Martirano, Giuseppe Lo Feudo, Franz Caruso, Domenico Lo Polito, Flavio Stasi, Virginia Mariotti, Pino Capalbo e Gianni Papasso. L’incontro ha prodotto anche la scelta unanime di costituire, oltre al comitato scientifico-politico, un tavolo tecnico-scientifico con i rappresentanti, tra l’altro, della Regione e di Rfi ed un documento che proprio oggi sarà trasmesso al ministero delle Infrastrutture e agli altri attori coinvolti in cui «esprimono profonda preoccupazione perché le scelte annunciate rinviano sine die la realizzazione dell'intero tratto calabrese della linea ferroviaria di Alta Velocità».
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