In arresto un uomo responsabile delle rapine commesse a ridosso di Capodanno tra Cosenza e Rende. E' stata la Polizia di Stato ad eseguire il provvedimenti a carico di un soggetto domiciliato a Cosenza e con numerosi precedenti penali.
Il provvedimento è l’epilogo di una intensa attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza diretta Mario Spagnuolo ed avviata dalla Squadra Mobile a seguito dei diversi episodi predatori registratisi.
Due dunque le rapine, entrambe aggravate dall’uso delle armi, di cui una tentata ai danni di una farmacia e l'altra commessa in un negozio di prodotti per l’igiene, attività commerciali poco distanti tra loro, ma ricadenti nel Capoluogo Bruzio e nel Comune di Rende.
Nella fattispecie, la sera degli eventi i poliziotti intervenivano presso un negozio sito a Rende, apprendendo che un uomo si era avvicinato alla cassa e sotto la minaccia di una pistola intimava un dipendente a consegnargli l’incasso. Appropriatosi della somma, l’autore si dava a precipitosa fuga facendo perdere le proprie tracce. Poco prima, sempre con la medesima modalità, era stata commesso un tentativo di rapina ai danni di una farmacia, ma senza alcun risultato poiché sventata dalla reazione di una persona presente.
Veniva quindi avviata un’indagine a tutto campo, analizzando diversi sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati, che consentiva agli investigatori di restringere il campo dei sospettati, fino ad individuare nell'indagato finito in manette il responsabile dei due episodi.
Le acquisizioni investigative venivano poi confermate dagli esiti di una perquisizione a carico dell’uomo; infatti presso l’abitazione dell’ arrestato venivano rinvenuti alcuni capi di abbigliamento del tutto identici a quelli indossati dal malvivente durante la commissione di una delle rapine.
I positivi riscontri acquisiti dai poliziotti, pertanto, hanno determinato la Procura Bruzia a richiedere la misura cautelare nei confronti dell’uomo, richiesta che veniva accolta dal locale Tribunale. A seguito di ciò, il personale operante rintracciava l’uomo ed, al termine degli adempimenti di rito, lo stesso veniva sottoposto alla misura coercitiva degli arresti domiciliari.
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