«Senza una reale visone di territorio, all'Arco Jonico spetteranno solo briciole». Sul caso della Bretella di Sibari interviene anche Domenico Mazza, coordinatore del comitato “Magna Graecia”. Per Mazza, l’oggetto del contendere – se progettato come asta con ampio raggio di curvatura (dall'ex Posto Movimento di Thurio alla ex stazione di Cassano) — ridurrebbe i tempi di percorrenza tra Crotone e la tirrenica dalle attuali 3 ore circa a poco più di 2 ore. «Ho parlato di ampio raggio di curvatura – spiega – poiché, ad oggi, si sta facendo confusione sull'idea progettuale. A tal riguardo, il chiarimento fornito dal sindaco di Cassano Giovanni Papasso, su alcuni dettagli tecnici dell'operazione che Rfi intenderebbe realizzare, risulta abbastanza esaustivo. Partiamo dal presupposto che la lunetta di Sibari e la bretella di Thurio non sono la stessa cosa». La prima ipotesi, infatti, è una progressiva ferroviaria di circa 3 chilometri. Avrebbe un costo abbastanza contenuto, ma non consentirebbe ai treni di accedervi alla medesima velocità esercitata lungo il resto del tronco ferroviario. Pertanto, il vantaggio di evitare il cambio banco nella stazione di Sibari, sarebbe sostanzialmente vanificato da un eccessivo rallentamento dei treni a causa del gomito che si creerebbe in curva. Il risparmio di tempo nella percorrenza, quindi, si limiterebbe ad una manciata di minuti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza