Morte sul lavoro a Castrovillari, il sindaco: "Investire in sicurezza". La vittima viveva in città da 10 anni
«Edison aveva avuto la cittadinanza italiana, era una persona per bene perfettamente integrata nella comunità, così come tutti i componenti della sua famiglia. Siamo addolorati per quanto accaduto, perché la morte sul lavoro è un problema che non si risolverà fin tanto che il datore di lavoro non comprenderà che bisogna investire nei presidi di sicurezza e nella formazione. Castrovillari è una cittadina solidale e la comunità certamente sarà vicina alla famiglia». Sono le parole di Domenico Lo Polito, sindaco di Castrovillari, che ricorda così Edison Malaj, operaio di origine albanese di 55 anni, che ieri ha perso la vita schiacciato da una lastra di cemento. Malaj viveva nella cittadina del Pollino da una decina di anni con la moglie e i due figli che al momento dell’incidente si trovavano a Torino dove frequentano l’università. Uno dei figli ha giocato e continua ad essere un tesserato della squadra di basket locale e oggi tutti i compagni si sono stretti a lui. «L'Asd Pollino Basket e tutti gli atleti - è scritto in un post apparso sulla bacheca Facebook della squadra - sono vicini all’amico Gabriele per la tragica e dolorosa scomparsa del suo papà. Appassionato di basket, Edison è sempre stato un tifoso rossonero speciale con i suoi modi gentili ed educati. Uomo dagli alti valori umani ha da sempre creduto nello sport e in particolare nel basket come ambiente ideale per la crescita del figlio Gabriele, atleta mite ed unico per sensibilità ed educazione. Un uomo che lascia un ricordo indelebile nella memoria di tutti i dirigenti e atleti che lo hanno conosciuto. A Gabriele e a tutta la sua splendida famiglia le più sentite condoglianze».