Il mondo, in queste ore, resta affacciato su Cutro e su tutte le altre Cutro del mondo dove si incrociano le stesse storie e lo stesso dolore. La zolla cosentina è tra le predilette non solo da chi arriva dal Sud del mondo ma anche da chi proviene da altri paesi. In particolare, al primo gennaio del 2023, secondo i dati dell’Istat nel Cosentino risultano presenti 34.266 (erano 32.233 nell’anno precedente e 31.483 nel 2021) cittadini stranieri, con dimora abituale. Nella mappa dei flussi, la Romania è predominante con 1.091 (10.986 un anno fa) persone residenti nel Cosentino (pari al 32,37%), di cui 4.756 maschi e 6.335 femmine. Tra gli europei, la guerra sul pianerottolo dell’Europa ha rivoluzionato la classifica facendo lievitare la platea degli ucraini che nel giro di un anno sono saliti dal quarto al secondo posto con 2.079 profughi contro i 1.754 albanesi, i 1.587 bulgari e i 1.002 polacchi. Tra gli africani, la comunità dei marocchini con 3.629 (nel 2022 erano 3.550) residenti, pari al 10,59% del totale. Complessivamente, dall’intero continente africano, risultano dimoranti in tutta la provincia 7.838 persone che corrispondono a poco più di un terzo degli europei (19.529 che formano il 56,29% degli stranieri residenti). Salgono, pure, gli asiatici che hanno raggiunto le 5.217 presenze (15,23%). I pakistani, con 1.301 (1.175 nel 2022) residenti rappresentano la comunità più consistente. Stabile il numero dei cinesi che tra il 2022 e il 2023 sono passati da 940 a 944 residenti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza