Quasi un chilometro di spiaggia interamente devastato dalle ruspe, tonnellate di sabbia spostate e accumulate, la vegetazione spontanea estirpata, il tutto per fare posto ad una gara di motocross. È quanto denmuncia la Lipu di Rende.
«In questo scenario apocalittico si sono svegliati gli abitanti di Paola la cui spiaggia è completamente irriconoscibile come dimostrano le immagini documentate da alcuni volontari della Lipu», si legge in una nota, «come è possibile che oggi, dove la tutela della biodiversità è uno degli obiettivi nazionali ed europei prioritari da perseguire anche per le amministrazioni comunali, possano succedere devastazioni simili? Quello che ancora non si riesce a capire è che la spiaggia non è solo un luogo di relax o di vacanza ma è un ecosistema delicato e complesso che va rispettato e conservato. Questa è una consapevolezza che dovrebbe appartenere ai singoli cittadini ma soprattutto alle Amministrazioni dandone l’esempio. Non è tanto una questione di essere autorizzati a svolgere una gara sulla spiaggia quanto al concetto di valore che si dà ad un determinato ambiente. L’Amministrazione di Paola in questo caso ha ritenuto più utile per la sua visibilità e per la comunità - accusa la Lipu - organizzare una gara di moto devastando una spiaggia, piuttosto che preservare la sua integrità e biodiversità. Una scelta che come altri Comuni hanno fatto riteniamo aggressiva».
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