A sorpresa, ieri mattina, nel corso della conferenza stampa indetta per ribadire le ragioni del no alla città unica, si è presentato anche il commissario di Rende, Santi Giuffrè. In mezzo al sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ed a quello di Castrolibero Orlandino Greco. Basterebbe, forse, solo questa foto per sintetizzare un messaggio politico importante che dall'area urbana si è voluto inviare alla politica regionale. Sebbene Giuffrè abbia espressamente chiarito di aver partecipato per ascoltare, non per prendere posizione. Molto più veementi e politiche le prese di posizione di Greco e Caruso. Con loro, anche, il Comitato cittadino che si sta battendo sin dagli albori alla fusione. Quale novità allora? Nella prossima settimana la proposta di legge per la fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero completerà il suo iter nella I commissione Affari Istituzionali presieduta da Luciana De Francesco. Gli otto firmatari dell’iniziativa legislativa, tutti consiglieri di centrodestra cosentini, una volta ottenuta la risoluzione porteranno nell’assise regionale il testo per l’approvazione. Nella conferenza stampa, organizzata dal comitato spontaneo del “no alla fusione” è stata presentata una proposta di legge di iniziativa popolare (supportata da Antonello Barbieri, presidente delle associazioni fusioni) di modifica alla legge regionale n. 13 del 5 aprile 1983. Si tratta di quella che disciplina le norme di attuazione dello statuto per l’iniziativa legislativa popolare e per i referendum. A spiegarne i contenuti è stato Fabio Liparoti del comitato spontaneo rendese. “La depositeremo nei prossimi giorni in Consiglio regionale. Chiederemo di modificare la norma per lo svolgimento referendum che, in occasione delle fusioni e sebbene consultivo, la legge possa essere approvata solo se in ogni singolo comune ci sia una maggioranza voti favorevoli. Viceversa, sarebbe chiaro che l’assise dovrebbe fermare l’iter”. Ha introdotto i lavori Pierpaolo Iantorno, ex assessore rendese, che ha parlato di un “tentativo di annessione in corso” prima di cedere la parola a Mario Bozzo, rappresentante del Comitato città policentrica di Cosenza, e a Massimo Scarpelli del Forum di associazioni di Castrolibero. Al tavolo di presidenza anche Clelio Gelsomino e Massimo Ladeda, del comitato rendese. I due sindaci, invece, hanno attaccato frontalmente la Regione. Franz Caruso già ieri aveva ribadito la propria posizione denunciando “atteggiamenti autoritari di Palazzo Campanella, che tenta di bypassare i metodi della condivisione e della partecipazione. Il fatto che il Governo “amico” non abbia impugnato la legge, non significa che non presenti profili di incostituzionalità”. Mentre per Orlandino Greco “questa legge non ha ragione di essere, la fusione deve essere fatta partendo dal basso e questa legge di iniziativa popolare restituirà dignità ai cittadini. La posizione del Carroccio? Ci confronteremo con loro, cercheremo di fargli capire che non ha ragion d’essere ciò che hanno presentato».