I fiumi cittadini continuano a rimanere nel mirino degli incivili. Dalle bici alle carrozzine di cui ci siamo occupati nel recente passato fino a paraurti smontati e abbandonati sulle rive dei corsi d’acqua. Oppure scarti edili lasciati in grandi sacchi bianchi. E altro materiale inutilizzabile gettato in mezzo alla vegetazione, ma ben visibile dai ponti che collegano le due sponde. L’ultimo avvistamento lungo il Crati, tra il ponte della Ferrovia e quello che porta a Sant’Antonio degli Orti. In quel tratto il Crati è diventato una discarica vera e propria che si allarga con il passare dei giorni. Il compito dei trasgressori è facilitato da una pista automobilistica da cui si accede facilmente con qualsiasi veicolo complice il fatto che le vecchie Amministrazioni avevano creato dei percorsi da destinare al trekking urbano. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza