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Corigliano Rossano, dopo l'alluvione e il crollo riaperta la strada di San Marco

Stasi: «È un momento molto bello, perché questo è uno dei rioni più significativi della storia della città che dopo la frana del 2020 torna a vivere»

Iniziati nel mese di luglio del 2023 sono terminati lo scorso lunedì i lavori di contenimento di via Garibaldi e sistemazione/consolidamento della corte della Chiesa di Marco colpiti dalla terribile alluvione che interessò il territorio nel novembre del 2020, che ebbe come conseguenza il crollo del muro alla base della chiesa. La strada è stata ufficialmente riaperta ieri, giorno 20 marzo 2024, alla presenza del sindaco Flavio Stasi, dell'assessore all'Assetto Urbano, Tatiana Novello, di don Pietro Madeo, parroco dell'Unità pastorale del centro storico di Rossano e delle più alte cariche dell'amministrazione cittadina.

Dopo i primi interventi di somma urgenza – nel novembre del 2020 quando a causa delle intense piogge franò una parte della rampa d’accesso – finanziati dalla Protezione Civile, la firma di un protocollo d'intesa fra il Comune di Corigliano -Rossano e la Curia Arcivescovile, la seguente gara di appalto e l'aggiudicazione dei lavori, ora è tutto pronto per il ritorno alla vita di una delle zone più importanti del centro-storico di Rossano. Lavori per circa 700 mila euro finanziati recuperando fondi della vecchia programmazione 2007-2013.

Un progetto che è stato declinato per dare migliore risalto alla Chiesa di San Marco ed a tutto il contesto circostante. Una vera propria azione di riqualificazione di una splendida area del nostro territorio. I lavori non si sono limitati alla costruzione di un opera di contenimento lungo via Garibaldi atta a sostenere la rampa di accesso sino al sagrato della chiesa di San Marco, ma hanno contemplato anche la sistemazione e il consolidamento della corte della chiesa, la riqualificazione della viabilità comunale, con una nuova organizzazione degli spazi ed è stata rifatta tutta la pavimentazione proprio, rispettando l'antica versione, nella parte che comprende lo slargo con la statua del leone che parte del tratto veicolare verso il basso e una nuova raccolta delle acque (per evitare ulteriori problemi simili in futuro). Particolare attenzione è stata posta nell’ideare una nuova illuminazione che sarà funzionale ad esaltare la bellezza dell’opera, garantendo sia la salvaguardia del patrimonio artistico che la piena sicurezza dei luoghi e ai residenti della zona.

«Dopo la grave alluvione che ha quasi distrutto la chiesa del San Marco - ha dichiarato Tatiana Novello, assessore all'assetto urbano - oggi abbiamo visto come si è concretizzata l'occasione per il recupero della bellezza di uno dei luoghi simbolo del centro storico di Rossano attraversa la sinergia di varie forze in campo, l'Amministrazione Comunale, la Curia Arcivescovile la Soprintendenza e la ditta che ha eseguito i lavori che hanno collaborato insieme raggiungendo questo risultato straordinario».

«È un momento molto bello, perché questo è uno dei rioni più significativi della storia della città che dopo la frana del 2020 torna a vivere - ha affermato il primo cittadino Flavio Stasi - e ora si respira in queste strade l'aria di centro storico di una grande città. Tutte le opere, compresa la pavimentazione, l'illuminazione, il sagrato e la messa in sicurezza a livello idrogeologico, danno l'idea di un luogo che torna più bello di prima e lo dico con orgoglio, perché abbiamo trasformato un problema serio, quello di una frana che aveva quasi fatto scivolare giù il sagrato in un'occasione per riqualificare e soprattutto in un tempo record grazie al lavoro sinergico delle varie forze in campo. Ha funzionato la grande attenzione prestata ad ogni singolo dettaglio, la messa in sicurezza, il finanziamento, la progettazione sino all'esecuzione dei lavori».

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