Cosenza

Mercoledì 27 Novembre 2024

Graduatorie Oss a Cosenza, tuona l'Usb: “Risorse ridotte ai minimi termini. Chiediamo risposte”

"La gestione prettamente politica della graduatoria Oss dell’Azienda ospedaliera di Cosenza rappresenta una beffa per la popolazione calabrese e per i lavoratori e le lavoratrici idonee che attendono da mesi la convocazione", tuonano i rappresentanti dell'Usb. "Abbiamo più volte denunciato il conflitto generato da una cattiva gestione e da erronee interpretazioni delle normative vigenti, in particolare per le graduatorie Asp di Cosenza e idonei Ao di Cosenza, entrambe per il profilo di Oss, regolarmente e legittimamente attive (l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza è l’unica per la quale il TAR ha rigettato il ricorso contro lo scorrimento della graduatoria in essere). Riteniamo vergognoso il carattere “emergenziale” dato allo scorrimento della graduatoria Oss dell'AO di Cosenza, soprattutto poiché le risorse mancanti sono tantissime, da più tempo, ed è la stessa Azienda Ospedaliera di Cosenza che si rifiuta, evidentemente tutelata al riguardo, di assumere personale nonostante in più unità operative manchino diverse risorse per raggiungere il numero minimo da piano del fabbisogno 2022. In merito alle recenti note divulgate dalla Regione Calabria per l’assunzione a tempo indeterminato di Oss, precisiamo che sono soliti giungere dalla Cittadella annunci a senso unico, volutamente lontani dalla realtà. Giustissimo regionalizzare la graduatoria, tuttavia è assurdo che l’Azienda Ospedaliera di Cosenza continui a rimanere senza personale e che la carenza di operatori socio-sanitari gravi sui lavoratori in servizio e sull’utenza tutta: a Cosenza non si attinge dalla graduatoria O.S.S. dal III trimestre del 2023 e nonostante l’attestata carenza, in recenti interlocuzioni con la nostra organizzazione sindacale è stato ribadito dal Direttore Amministrativo dottor Folino e da diverse unità del Sitra che non saranno effettuate assunzioni (di nessun tipo) in azienda ospedaliera, lasciando interi reparti non adeguatamente coperti, come l’Unità di Ostetricia e Ginecologia dove vi sono solo 17 operatori ed operatrici socio-sanitari su 25 richiesti per 60 posti letto, a fronte dei 49 previsti. Chiediamo al commissario De Salazar e al presidente Occhiuto di non limitarsi a reciproche pacche sulla spalla e di considerare la realtà dei fatti, gli Oss in servizio presso l’azienda ospedaliera di Cosenza non ce la fanno più e lo denunciano da mesi! Il lavoro è un diritto non un patto politico e se vi è necessità gli idonei della stessa graduatoria devono poter aver il diritto di restare a Cosenza e in ospedale. Soprattutto, l’unico altro ente ad avere una graduatoria parimenti attiva è l’Asp di Cosenza e per tanto, considerato che il lavoro è di tutti e i lavoratori devono ricevere pari trattamento, tutti gli operatori socio sanitari di entrambe le graduatorie devono essere urgentemente collocati nella maniera più adeguata in base alle necessità e ai vincoli di natura giuridica (tempo determinato, tempo indeterminato). Chiediamo che ai proclami istituzionali seguano anche azioni concrete e che si dia la giusta importanza a tutti i lavoratori della sanità calabrese e cosentina, senza lasciare indietro nessuno".

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