Cosenza

Domenica 24 Novembre 2024

Cosenza, Pronto soccorso sotto pressione. In un anno ben 117mila accessi

La rete colabrodo degli ospedali periferici continua a riversare i suoi pazienti sul Pronto soccorso dell’“Annunziata”, con Dea di secondo livello che, sulla carta, dovrebbe dedicarsi all’alta specialità e che, invece, con le patologie gravi, si riempie ogni giorno di pazienti con febbre, otiti, tonsilliti, attacchi di panico e coliti. Malattie comuni che riempiono la lista degli “accessi impropri”, plotoni di gente disperata che arriva dopo aver provato, inutilmente, a seguire tutta la filiera dell’assistenza territoriale, tra medico di famiglia che non si trova e guardia medica chiusa per mancanza di un dottore. Da quel varco che si spalanca nella rete territoriale si muove l’esodo verso il Pronto soccorso dell’Annunziata. Ogni giorno, centinaia di malati provenienti da tutta la provincia finiscono tutti lì, schiacciati tra quelle mura, tutti insieme, quelli che stanno messi peggio e quelli che stanno messi meglio. Il resto lo fa la carenza di posti in reparto, in tutti i reparti. Poco personale, meno letti. Quelle stanze sono sempre piene di gente. Uomini e donne, tutti lì per guarire. Aspettano e, spesso, sono costretti a restare per ore in fila nei corridoi in attesa di una visita o di un referto. I tempi di attesa variano a seconda dei codici di accesso e delle energie che restano in corpo a quei pochi medici e infermieri in servizio. Il report Agenas ha pubblicato il monitoraggio regionale del sistema di emergenza-urgenza all’interno dell’inchiesta sullo stato di attuazione delle reti tempo-dipendenti. L’indagine rivela lo scenario cristallizzato nel 2022, anno in cui la Calabria era al tredicesimo posto nazionale (davanti a Friuli, Lazio, Sicilia, Abruzzo, Valle d’Aosta, Sardegna e Campania). Per quanto riguarda il territorio dell’Asp di Cosenza sono stati registrati 3.174 accessi in codice bianco 2.100 quelli all’Annunziata), 62.203 in codice verde, 47.661 in codice giallo e 3.743 in codice rosso. P Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza 

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