La riforma della nuova mobilità è una traccia che s’infila in mezzo alla riconfigurazione dei flussi di traffico nell’area urbana di Cosenza. La Regione lavora a una radicale revisione del sistema della mobilità integrata con la realizzazione di due nodi intermodali che diventeranno punti strategici di una mappa degli incroci delle diverse tipologie di trasporto. Ieri un vertice a Catanzaro, convocato dall’assessore regionale ai Trasporti, Emma Staine, con la partecipazione del dirigente della Regione, Giuseppe Pavone, dell’assessore all’Urbanistica del Comune, Pina Incarnato, e dei funzionari dell’Anas Francesco Caruso, responsabile procedimento A2, e Pietro Silletta, responsabile del centro manutenzione di Cosenza. La trama svela l’ordito di una collaborazione che ha come obiettivo la promozione di una mobilità sostenibile ed efficiente, migliorando l’accessibilità alla città, riducendo i tempi di viaggio, mitigando l’impatto ambientale e contribuendo allo sviluppo economico delle realtà urbane concorrenti. La Staine ha convocato il tavolo alla vigilia della riunione dell’Ambito Territoriale dell’Area Urbana di Cosenza, Rende e Castrolibero del trasporto pubblico. I riflettori del vertice sono rimasti accesi sul progetto di nodo intermodale che sorgerà dalle parti dello svincolo autostradale di Cosenza Sud e dei progetti futuri di Anas per collegare lo svincolo ad altre zone dell’area urbana. In particolare, su sollecitazione dell’assessore Staine, il focus della proficua interlocuzione è stata la realizzazione del nodo intermodale di trasporto, che gioca un ruolo fondamentale nel facilitare il movimento efficiente di persone e merci su scala locale. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza