“Il diritto ad una degna sepoltura, i nostri defunti, dovrebbero averlo garantito sempre, anche quando ad amministrare, ma forse è il caso di dire “male amministrare”, Cosenza erano proprio quanti oggi si stracciano le vesti per le salme in attesa di tumulazione al cimitero di Colle Mussano”. Lo affermano in una nota congiunta i capigruppo di maggioranza Francesco Alimena, Ivan Commodaro, Raffaele Fuorivia, Francesco Graziadio, Daniela Puzzo, Francesco Gigliotti e Roberto Sacco, rispondendo alle accuse rivolte all’Amministrazione guidata da Franz Caruso dagli attuali capigruppo di opposizione. Gli stessi, per intenderci, che fino a due anni fa e per dieci anni consecutivi hanno amministrato Cosenza ignorando la problematica che oggi portano all’attenzione pubblica, di cui il sindaco Franz Caruso, a differenza loro, si sta da tempo interessando in prima persona. “C’è da sottolineare sin da subito – proseguono i capigruppo di maggioranza - che la situazione lasciataci in eredità nel 2021 era gravosa e proveniente da una emergenza continua procrastinatasi per i dieci anni di amministrazione di centrodestra, nonostante, nel 2014, a dare una risposta a questa criticità, tra le più tristi e vergognose di Cosenza, è stata la Diocesi che ha realizzato un complesso di 1600 loculi, di cui 200 dati in gestione all’Ente. I racconti giornalistici di allora parlano chiaramente di “una risposta ecclesiale e sociale della Chiesa rispetto ad una “emergenza” che più volte ha occupato pagine di cronaca." Detto ciò, è appena il caso di ricordare che illo tempore, sempre dalla stessa maggioranza di centrodestra, furono fatte costruire, per tentare di superare la situazione emergenziale, complessi prefabbricati, del tutto inadeguati ed inidonei, che oggi presentano non poche problematiche sotto diversi punti di vista, non ultimo il cattivo odore. Il tutto nel mentre non si ottemperava ad avviare alcuna pratica per rendere esigibili i loculi delle concessioni scadute. Detto ciò, rispetto all’attualità c’è da sottolineare che dal 2021 si sta provvedendo all’estumulazione e, laddove necessario, alla conseguente inumazione riuscendo a tamponare, per quanto possibile, la drammatica problematica. Un’attività, questa delle estumulazioni ed inumazioni che, si badi bene, viene portata avanti da una squadra di sole 4 persone, che devono anche provvedere all’apposizione delle lapidi. Non c’è bisogno, riteniamo, di ricordare in questo contesto il dramma della carenza di personale che sussiste nell’Ente, altro bel regalo, insieme al dissesto, lasciatoci in eredità dagli stessi che oggi si stracciano le vesti, per come detto. Nonostante ciò, comunque, il disservizio è ancora presente anche perché il piano di estumulazione in continuità, posto in essere dall’Amministrazione Caruso, viene, purtroppo, interrotto, per ordine dell’ASP, per due mesi (dal 15 luglio al 15 settembre) ogni anno per esigenze igienico-sanitarie. A ciò si aggiunge la penuria di terreno che si registra per le inumazioni che rende tutto molto più difficile, anche se si è già provveduto a prevedere l’esproprio di altro suolo e rispetto a cui si potrà procedere una volta approvato il bilancio. Certo: servirebbe ampliare il Cimitero, ma con quali soldi? Non certo con quelli del dissesto. Per cui, cos’altro dire? La sensibilità che noi abbiamo per la situazione delicata, che tocca da vicino il dolore di tanta gente per la perdita dei propri cari, ci fa soprassedere rispetto all’atteggiamento portato avanti dalle attuali forze di minoranza in Consiglio Comunale, ritenendo doveroso, invece, esprimere il nostro profondo rammarico ai familiari dei nostri defunti, fatto anche di indignazione e rabbia”.