Giuseppe Ciacco, presidente della Commissione Sanità di Palazzo dei Bruzi, torna all’attacco sulla rete ospedaliera della Regione, fresca di approvazione ministeriale. «Il governatore della Calabria, dopo aver, pateticamente, collezionato, due sonore sconfessioni, con il DCA n. 69 dello scorso 14 marzo, ha partorito la terza versione del piano della Riorganizzazione della rete ospedaliera regionale. Ebbene, il piano – così per come prescrive la normativa vigente – è stato trasmesso all’esame congiunto del Ministero della Salute e del Mef, il primo, guidato dall’indipendente di destra Orazio Schillaci, il secondo, guidato dal leghista Giancarlo Giorgetti. Il verdetto interministeriale è stato, semplicemente, burlesco. Infatti al tavolo capitolino è accaduto, esattamente, questo: solo apparentemente è stato approvato il piano, perché, viceversa, nella sostanza, il piano è stato, ancora una volta, brutalmente, bocciato. Cioè a dire, Occhiuto, per la terza ed ennesima volta, è stato, miseramente, sbeffeggiato. Perché il piano è stato approvato con un vincolo capestro e mortifero. Il vincolo dispone l’obbligatoria e irretrattabile soppressione di 35 reparti, da attuarsi, inderogabilmente, nel prossimo quinquennio. Sono stati cancellati 35 reparti. Il che significa che, entro il 2030, andranno al macero, dati alla mano, circa 800 posti letto. Un’autentica ecatombe. Che diventa, ancora più catastrofica, se posta in correlazione con la mancata, sciagurata, attivazione di altri 1.000 posti letto, previsti nell’omologo piano, approvato nel 2016». Ma per Cosenza cosa significherà? Per Ciaccio, non ci sono dubbi: «I tagli saranno effettuati con gli atti aziendali dalle singole aziende. Si dice, ad esempio, che l’Annunziata dovrà tagliare il 20% dei 35 reparti: quindi spariranno 7-8 reparti oltre alla Terapia intensiva pediatrica che è stata già trasferita a Catanzaro». secondo il consigliere comunale di maggioranza, «siamo in presenza di un inedito assoluto: in Italia, non era mai successo che un piano della riorganizzazione delle rete ospedaliera venisse dichiarato approvato, previa la cancellazione di 35 reparti. E, dalla cittadella regionale nessun comunicato è stato diramato in tal senso».