«Per assicurare stabilità è chiaro che la questione cessate il fuoco a Gaza è più prioritario che mai». Lo ha detto l’ex premier e leader del Movimento Cinquestelle, Giuseppe Conte, a Corigliano, in provincia di Cosenza. Conte, rispondendo a una domanda dei giornalisti ha affermato: «Non c'è nulla da condividere se Schlein chiama la Meloni. Adesso è importante che ci sia da parte di tutta la comunità internazionale la grandissima determinazione a evitare qualsiasi iniziativa tra reazioni e controreazioni che possano far deflagrare la già incerta situazione del quadrante mediorientale. Per questo, il cessate il fuoco - ha ribadito Conte - è più prioritario che mai».
"Il Ponte sullo Stretto è assurdo e ha bisogno di più verifiche"
«Ci dedicheremo anche alla questione sul Ponte sullo Stretto già da domani». Per il leader M5s Giuseppe Conte, che domani sarà a Messina, «è evidente, mano mano che si procede, come i progetti sin qui acquisiti non siano stati realmente aggiornati. Quindi tutte le valutazioni, di carattere ingegneristico, trasportistico e ambientale, necessitano di una più accurata verifica. Ed è questo che sta emergendo. Poi, per quanto riguarda la nostra valutazione complessiva diciamo che è assurdo concentrare così tante risorse su una singola infrastruttura, quando sono tutte le infrastrutture viarie della Sicilia, oltre che della Calabria, che dovrebbero essere migliorate. E’ importante questo prima di concentrare tutte le risorse su una singola soluzione».
"A Bari sfida di risonanza nazionale, serve segnale forte"
«A Bari abbiamo una sfida importante per il governo della città, che a questo punto sta diventando anche di risonanza nazionale. Prima di tutto dobbiamo pensare alla comunità barese». «Occorrono energie fisiche e mentali - ha aggiunto l’ex premier - serve in realtà un segnale di forte rinnovamento. Lasciamo alle forze locali la possibilità di valutare. Conoscete la nostra posizione. Non lo abbiamo scelto noi. Tra i candidati espressi dalle parti civiche della comunità è venuto fuori un candidato che subito ci ha convinto. Vedremo quello che succederà nelle prossime ore». Ha poi risposto alla domanda dei giornalisti su Massimo D’Alema che ha affermato che lo stesso Conte a volte ha atteggiamenti irritanti: «Io non ho mai pensato di essere perfetto. A volte quando si pongono dei temi, quando si pongono dei valori che non sono negoziabili come legalità, trasparenza, lotta alla corruzione, capisco che possiamo risultare anche irritanti. Ma su questo non facciamo sconti a nessuno».
"A Corigliano sostegno alla candidatura di Stasi"
L’ex premier Giuseppe Conte ha confermato il pieno sostegno alla candidatura a sindaco di Corigliano Rossano di Flavio Stasi. «Appoggiamo questa candidatura - ha spiegato - anche perché alla luce dell’esperienza amministrativa che c'è stata, offre delle garanzie sufficienti per far del bene a questa comunità locale. Quindi ci siamo anche noi e appoggiamo questa candidatura. Presenteremo una nostra lista e daremo il nostro contributo. Soprattutto qui ci sono famiglie in difficoltà, c'è una fascia di diffusa povertà e dobbiamo creare delle condizioni migliori». «C'è poi - ha aggiunto Conte - il tema grande della sanità. La Calabria è la regione con il più alto tasso di persone che rinunciano alle cure e c'è un altissimo tasso di cittadini calabresi che devono andare fuori per curarsi. Noi quindi andiamo a smantellare i presidi sanitari, quindi quel poco che c'è, per tutelare il diritto alla salute che spetta a ciascun calabrese. Noi contrasteremo in tutte le sedi qualsiasi definanziamento alla Sanità affinchè il diritto alla Salute sia un diritto effettivamente tutelato».
"Autonomia, contrastare disegno scellerato"
«I cittadini calabresi devono comprendere l’autonomia differenziata. Sarà un disastro totale proprio per regioni come la Calabria che sono più disagiate in questo momento. Oggi - ha aggiunto il leader M5s - con l’autonomia differenziata succederà di andare verso un futuro in cui le regioni più ricche diventeranno sempre più ricche. E le regioni come la Calabria, che sono in difficoltà, entreranno sempre più in difficoltà. Noi non possiamo rompere la coesione e l’unità nazionale e creare venti staterelli, ciascuno dei quali quelli più in difficoltà sono abbandonati a se stessi, come in prospettiva sarà per la Calabria. Quindi, oggi parlo qui dalla Calabria e invoco tutta l’unità della comunità calabrese per contrastare questo disegno scellerato dell’autonomia differenziata. Ma, guardate, andrò al Nord dove inviterò tutti i paesi più ricchi e le regioni più ricche a tener conto che si indeboliranno anche loro complessivamente se l’Italia non sarà più un unico Paese, una Repubblica solidale e assolutamente coesa».
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