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Il piccolo Michele continua a lottare, ma ora il papà ha perso il lavoro. L'appello da Carolei: “Complicato sostenere le cure”

Il piccolo Michele è un guerriero. Continua a lottare a da mese contro un gigante chiamato sarcoma. Che non arretra., Ma neanche lui, il bimbo di sei anni con disturbo dello spettro autistico, ha intenzione di mollare. Qualche volta si domanda il perché di tanto trambusto. Su e giù da Cosenza a Roma, ma poi torna nel suo mondo di supereroe. Gli basta indossare la tutina di Spiderman per intrappolare dubbi e preoccupazioni in una ragnatela immaginaria. E via con il prossimo gioco. Da qualche tempo, però, nella vita del piccolo Michele - in particolar modo della sua famiglia, è entrato un altro fattore destabilizzante: il papà ha perso il lavoro. Ciò significa meno possibilità di sostenere i viaggi della speranza verso la Capitale, già abbastanza esosi (in passato fu necessaria una colletta). La mamma di Michele ha scritto a Gazzetta del Sud per lanciare un appello: «Mi rivolgo a voi ancora una volta per chiedere aiuto. Mesi fa vi abbiamo raccontato la storia di mio figlio Michele: in tanti ci hanno sostenuto e supportato per permettere al mio piccolo, malato oncologico e autistico, di curarsi a Roma. Ad oggi Michele sta facendo chemio di mantenimento a Cosenza e continua a combattere con la malattia ed ogni 2/3 mesi ci rechiamo a Roma per i controlli. Oggi vorrei chiedere il vostro aiuto, in quanto mio marito cerca un'occupazione ma non è semplice. Soprattutto trovare qualcuno che capisca le nostre esigenze quando dobbiamo andare in ospedale o a Roma. Lui ha sempre lavorato con imprese di pulizie ma potrebbe valutare altro se è nelle sue competenze. Ci auguriamo di trovare presto un po’ di serenità».

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