Un messaggio indirizzato ai lavoratori del comparto sanitario pubblico e privato calabrese. E agli amministratori. «Il Si Cobas Calabria da anni sta lottando per abbattere il muro di gomma nella sanità pubblica che si intreccia a doppio filo con la sanità privata», si legge in una nota a firma dei coordinatori regionali Roberto Laudini e Simone Scandale. «Il lavoro di due uomini insieme ai lavoratori ha portato a una presa di coscienza importante. Nelle aziende ospedaliere e nelle Asp provinciali il livello di malaffare è altissimo e chi paga le conseguenze di tutto ciò sono i lavoratori che ogni giorno devono subire il potere dei padroni. Chi lavora nella sanità pubblica calabrese ha vissuto e sta vivendo momenti assurdi, dal commissariamento che con le scelte scellerate fatte dagli attori protagonisti si è arrivati alla chiusura di molti ospedali rendendo la nostra sanità una barzelletta e ogni giorno leggiamo di problematiche sanitarie riconducibili alle situazioni scabrose che stiamo denunciando in continuazione perché appunto c’è un muro di gomma che impedisce di risolvere le problematiche anzi sembra che per chi comanda vada bene così e intanto la sanità privata fa passi da gigante arricchendosi sempre di più è conosciamo bene lo sfruttamento dei lavoratori sanitari in ambito privato. Vogliamo dire a tutti i lavoratori che si deve alzare la testa e abbandonare gli schemi che fino a ora hanno trainato il carrozzone della sanità pubblica calabrese e anche i lavoratori del privato devono ribellarsi al padrone sfruttatore.
Il Si Cobas Calabria è composto da lavoratori senza paura che vogliono soltanto denunciare tutto quello che non và in questa sanità pubblica che deve essere una risorsa importante e deve dare risposte al cittadino e tornare ad essere lo strumento che la costituzione dice invece ad oggi è diventata mangiatoia dei potenti».
Caricamento commenti
Commenta la notizia