I cittadini del Savuto non si arrendono. La riorganizzazione della rete ospedaliera disposta dal governatore Roberto Occhiuto, nella sua qualità di commissario regionale della Sanità in Calabria, penalizza fortemente l’area sud-cosentina, che, dopo oltre mezzo secolo, viene privata, stando al disegno commissariale, del presidio ospedaliero “Santa Barbara” di Rogliano, che non solo vanta crediti storici di massima efficienza, quanto espone cifre di investimenti da capogiro. L’associazione “Sulla strada di Melissa” di Parenti, aggregazione tra le più attive sul fronte delle rivendicazioni finalizzate alla salvaguardia e al potenziamento dei presidi e dei servizi sanitari nella zona del Savuto, ha annunciato per domani una manifestazione di protesta e di sensibilizzazione sulla piattaforma delle problematiche da tempo poste all’attenzione della Regione. Accanto a quella sanitaria, la rivendicazione riguarda la carenza di infrastrutture viarie, carenza grave con riferimento ai precari collegamenti stradali tra i due comuni più popolosi del comprensorio a sud della città capoluogo, Rogliano e Parenti. In particolare, da più tempo l’associazione e il comitato civico segnalano i problemi della Provinciale 242 (per cui la Provincia ha chiesto l’intervento della Regione), che collega non solo i due centri più importanti della zona, ma anche le diverse località rurale della Presila roglianese, dove insistono numerose aziende agricole. La stessa denominazione dell’associazione, con il nome Melissa, evoca il caso di una bambina che, affetta da grave patologia, qualche anno fa, è stata ricoverata avventurosamente all’ospedale di Cosenza, dove è giunta in fin di vita e dove è stata miracolosamente salvata, dopo l’odissea del suo trasporto da Parenti a Cosenza, attraverso la 242 e attraverso l’autostrada, che è un cantiere perenne da anni e anni. Le problematiche della sanità e dei collegamenti stradali, sollevate ancora una volta dal sodalizio parentese presieduto da Stefania Abate (madre di Melissa), sono state insistentemente motivi di attenzione da parte delle due amministrazioni comunali, che si sono rivolte alla Regione senza riuscire a rimuoverne l’inerzia.