I ritardi cronici della sanità pubblica. Le attese e le speranze (spesso deluse) di decine di pazienti. Il disagio e il malessere tra la popolazione crescono ormai da tempo. E la protesta esplode, a volte, in modo eclatante.
Ieri mattina il Poliambulatorio di Quattromiglia ha “ospitato” un presidio importante per dar voce a al malcontento dei cittadini – ma soprattutto di pazienti – contro le lunghe lista d’attesa che rappresentano una vera e propria piaga della sanità calabrese. E così la Cgil, insieme ad Auser, si è ritrovata al Cup di Quattromiglia per manifestare il malcontento pubblico. Ed urlare al mondo, non solo politico, la propria rabbia ma non la propria rassegnazione.
“Fare una visita in Calabria è diventato impossibile, o meglio: è possibile farla, ma non si dove e quando e se, nel caso di patologie gravi, si è ancora vivi nel giorno dell’esame medico. Per una Tac, infatti, il tempo di attesa medio è di circa un anno: “è una cosa molto grave perché le liste non solo sono bloccate e troppo lunghe, ma c’è anche un difficile accesso da parte del cittadino ai servizi ed ai centri di prenotazione” – ha detto Elena Hoo, Presidente dell’associazione Auser di Rende. Il sit-in ha anticipato, in verità, la giornata in cui verranno aperti gli Sportelli SOS Liste d’Attesa messi a disposizione dei cittadini da Cgil Cosenza.
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