Aveva intenzione di sfregiare la moglie con una pentolata di acqua bollente. È accusato di maltrattamenti in famiglia e dovrà tenersi a debita distanza dalla moglie e dai figli, l’uomo di quarant’anni arrestato, l’altro ieri notte, dai poliziotti della squadra volante. L’intervento degli agenti – coordinati dal questore Giuseppe Cannizzaro – ha evitato che la lite famigliare scoppiata, si presume, per futili motivi – finisse in una irreversibile tragedia. I poliziotti sono intervenuti dopo la richiesta d’aiuto della vittima. La donna che – già in passato era stata vittima di un’altra aggressione da parte del marito – nel corso della lite (per giunta davanti ai figli minorenni) ha riportato una ferita alla schiena: il coniuge l’avrebbe colpita con la parte dentellata di una chiave. In seguito, approfittando di un momento di distrazione del coniuge, era riuscita a trovare riparo sul balcone della camera da letto. Da lì, col telefono cellulare, mentre il marito, si presume, armeggiasse con pentole e fornelli in cucina, è riuscita a telefonare al centralino della Questura e chiedere aiuto. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza