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Porto turistico di Paola, confusione e malessere per gli espropri

Gli abitanti di Palazzo Mannarino diffidano il Municipio. Problemi per la destinazione urbanistica

Il porto turistico genera confusione e preoccupazione. I residenti di palazzo Mannarino in via Arenile invitano e diffidano il Comune di Paola a voler riscontrare se l’immobile «così come sembra desumersi rientra effettivamente nell’area oggetto di espropriazione volontaria nonché dell’uso pubblico che l’ente intende fare considerato che si parla oltre che di esproprio anche di cessione volontaria».
Gli stessi si riservano di adire a vie legali. Il problema di fondo a quanto pare non sta negli strumenti urbanistici vigenti (Prg e Psc) ma nel certificato di destinazione urbanistica a firma del responsabile di procedimento: «Il fabbricato è stato inserito arbitrariamente nell’area oggetto di acquisizione ed esproprio volontaria mediante il richiamo a un Piano regolatore ormai superato così come si desume dalla planimetrie. In nessuna parte del bando si evince quale potrebbe essere l’eventuale utilizzo specifico della palazzina nel caso di esproprio e quindi l’interesse pubblico specifico all’acquisizione del bene immobile nell’insieme del progetto».

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