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La storia dell'animalista florense Giandomenico Oliverio, che paga... con una multa l’amore per i randagi

Giandomenico Oliverio è un animalista eccezionale. È di San Giovanni e vive di lavoro, svolgendo la sua professione di paramedico col Servizio sanitario nazionale. Di famiglia ha un appezzamento di terreno al confine delle due province di Cosenza e Crotone, tra l’agro di Caccuri e, appunto, San Giovanni. In quella zona “San Lorenzo” siamo a quota 700 metri sul livello del mare o giù di lì e l’inverno è meno rigido rispetto a San Giovanni, perciò ebbe l’idea e l’amore di accogliere e assistere decine di cani randagi che nel tempo Oliverio ha recuperato qua e là. Un ricovero degno per la bellezza di 37 cani: tanti è riuscito a salvarne dalla fame e dalla strada, sempre dopo essersi assicurato ch’erano randagi, ossia di nessuno e, quindi girovaghi. Tempi duri oramai anche per i cani senza padrone che non racimolano più nulla, al contrario di quando potevano contare su qualche cassonetto e/o sacchetto con rifiuti contenenti resti di primi piatto e rimanenze di secondi. Oliverio, però, non aveva fatto i conti che “allargando” con il numero dei cani era come tenesse in vita una sorta di canile, la cui materia è regolata perlopiù da leggi regionali. Eppure al cinofilo costava e costa, oltre al lavoro giornaliero necessario di pulizia e altro, tipo veterinari alla bisogna, diverse decine di euro al giorno per dare nutrimento alle bestiole. Ed è rimasto sbalordito quando, ope legis, i militari dell’Arma - competenti per territorio (nel caso specifico di Caccuri) e gli ispettori di igiene Asp- hanno dovuto sanzionarlo con una ammenda di mille e 500 euro. La notizia che sino a ieri “circolava” solo negli ambienti cinofili, ha avuto però una “ripercussione” e una eco straordinaria di vera solidarietà, poiché nel giro di un paio di giorni ad Oliverio sono pervenuti, grazie al web, la bellezza di 2mila euro (esattamente 1974! Somma che già oggi è certamente lievitata) anche di animalisti del centro e nord Italia. Insomma “gli amici dei cani” sono ovunque e ad Oliverio è stato riconosciuto il suo essere “animalista onlus”, attivo nel recupero, assistenza e trasferimento di cani senza padrone. Ed adesso si pensa già ad Associazione cittadina e dell’hinterland di cinofili, con Oliverio “presidente di diritto”.

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