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Cosenza, cellulari in carcere: indagate 50 persone. C'è anche il padre del piccolo "Cocò"

Notificati gli avvisi di conclusione delle indagini

Il carcere di Cosenza

Telefonini in carcere a Cosenza: 50 persone indagate dalla procura di Cosenza guidata da Antonio D'Alessio. L'accusa? Si sarebbero procurate cellulari tra ottobre 2022 a giugno 2023 per parlare con l'esterno. Tra le persone sott'inchiesta e destinatarie di un avviso di conclusione delle indagini figura Nicola Campolongo, padre del piccolo "Coco" ucciso e bruciato insieme con il nonno Giuseppe Iannicelli e la donna marocchina Ibis Taoussa nel gennaio 2024 a Cassano. Coinvolta pure una donna, Valentina Putignano, di Policoro, che avrebbe fatto entrare un telefonino consegnato al compagno detenuto nel carcere bruzio

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