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Il ritorno dell'eroina a Cosenza, spaccio davanti al borgo antico: 5 misure NOMI

L'eroina ha ripreso ad essere consumata dai tossicodipendenti per via del prezzo inferiore a cui viene venduta rispetto alla cocaina

Il ritorno dell'eroina. Spacciata nella zona antistante il borgo antico di Cosenza tra il Lungo Busento e piazza Amendola. Cinque le persone finite sott'inchiesta per effetto di una indagine condotta dai carabinieri della compagnia bruzia, guidata dal tenente colonnello Antonio Quarta.
Si tratta di Alberto Prisco (Cosenza, classe 1976), Eugenio Bozzo (Cosenza, 1996) e Andrea Tornelli (Cosenza, 1999), finiti in carcere; Pietro Alessio, assegnato agli arresti domiciliari e Pio Illuminato (trentenne cosentino) cui è stato imposto l'obbligo di firma.
Sarebbero emersi gravi indizi di colpevolezza nei loro confronti ed, inoltre, il pericolo che potessero commettere delitti della stessa specie da intercettazioni e pedinamenti e sequestri alla base dell'inchiesta coordinata dal pm Maria Luigi D'Andrea. Numerose sono state le cessioni di dosi sostanze stupefacenti nel centro urbano di Cosenza documentate, a fronte di un congruo corrispettivo in denaro, tali da soddisfare le quotidiane richieste degli assuntori.
 Gli indagati si professano innocenti. L'eroina ha ripreso ad essere consumata dai tossicodipendenti per via del prezzo inferiore a cui viene venduta rispetto alla cocaina. Il blitz è stato coordinato dal procuratore aggiunto Antonio D'Alessio.

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