In questi giorni il giallo del mulino apparso in un campo di grano tra le frazioni di Doria e Sibari ha tenuto banco in città. Secondo alcuni, l’area del cassanese sarebbe piena di questi mulini nascosti dalle erbacce o da canneti che, negli anni, hanno invaso alcuni territori nascondendo questi grandi manufatti. Ma la verità era molto lontana da questa credenza che non ha trovato molto riscontro. In realtà, in contrada Caldane, una piccola zona che collega la vecchia stazione con il quartiere Ponte Nuovo, “nasconde” due meravigliosi e antichi mulini ad acqua sconosciuti ai più non per incuria ma perché la strada non è battuta se non da alcuni residenti. Il macinatoio comparso di recente tra Doria e Sibari, in realtà, è un piacevole falso storico costruito ad hoc per permettere le riprese – che si sono concluse nella scorsa settimana – del film “Don Chisciotte”. Una parte importante delle riprese, infatti, si sono tenute nell’Alto Ionio e a Cassano dove sono state girate le celebri scene dove l’eccentrico cavaliere errante combatte contro i mulini a vento. Un particolare che proietterà la città di Cassano sugli schermi di tutta Italia e forse anche oltr’Alpe. Insieme al regista Fabio Segatori, al protagonista Alessio Boni, a Fiorenzo Mattu che interpreta Sancho Pancia e a giovani attori calabresi del cast, parteciperanno il Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande, e Francesco Porcari, Cda Lucana Film Commission. La pellicola è prodotta da Paola Columba, per la Baby Films, “Don Chisciotte” è stato realizzato anche con il sostegno del Ministero della Cultura, Fondazione Calabria Film Commission e Lucana Film Commission. L’uscita è prevista tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 e porterà sul grande schermo le gesta del cavaliere errante ossessionato dai romanzi cavallereschi con una fotografia che Cervantes non avrebbe mai potuto immaginare.