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Vacanze calabresi per 50 ragazzi in fuga dalla guerra in Ucraina

Accolti dalla Caritas diocesana si muoveranno nell’area urbana, in Sila e sul Tirreno Don Bruno di Domenico: al di là dell’accoglienza dei minori vogliamo alimentare una riflessione sul dramma delle guerra

«Come Caritas e come Chiesa in generale ci sentiamo di dare vicinanza a gente che fa fatica a difendersi dalla violenza, che vive nella paura. La loro vita non è più normale da oltre due anni. Ci raccontano d’essere sempre pronti a scappare in un rifugio per ripararsi dai bombardamenti che non si fermano. Al di là dell’accoglienza dei bambini, quindi dell’aspetto caritativo, questa iniziativa vuole alimentare uno spunto di riflessione sulla guerra in Ucraina come su tutti gli altri conflitti».
Il direttore della Caritas diocesana, don Bruno Di Domenico, racconta il progetto “Accoglienza e vacanze solidali” messo in cantiere da Caritas italiana per ospitare in tutta la penisola cinquecento minori provenienti dalla città ucraina di Nikopol. Il tema scelto per il 2024 “È più bello insieme” e coinvolge varie Caritas diocesane, tra cui quella di Cosenza che anzi è una delle prime ad accogliere i ragazzi giunti lunedì a Lametia con un volo speciale. Sono una cinquantina, felici come... bambini e anche un po’ emozionati per questa esperienza lontano da allarmi aerei e coprifuoco, vite blindate e normalità perduta. Nella stessa giornata sono stati trasferiti in un hotel della costa tirrenica dov’è cominciato per loro un periodo di attività intense ma anzitutto divertenti. Obiettivo cruciale di queste settimane italiane sarà aiutare bambini e ragazzi nell’elaborazione del trauma della guerra, offrendo loro un luogo sicuro e permettendo di fare alcune esperienze con la speranza d’un futuro in pace.

Gioia nella gioia

Bellezza nella bellezza, è la storia dei fedeli della parrocchia di Campora San Giovanni che hanno offerto il loro impegno volontario per supportare logisticamente gli ospiti, in modo da limitare le spese necessarie alla loro permanenza. Un volontario è pure il bagnino che li affiancherà nelle giornate al mare. Dopodiché saranno in visita in città come a Rende e nel resto dell’area urbana. E soprattutto in Sila. Entreranno, tra l’altro, nel duomo e nel museo diocesano. Al fianco dei giovani ucraini e dei loro accompagnatori pure ragazzi e animatori dell’Azione cattolica e dell’Agesci, a completare una straordinaria squadra di solidarietà che emoziona per la spontaneità e la gioia con cui affronta il servizio.

Grazie all’8xMille

Il progetto, sostenuto dalla Conferenza Episcopale italiana, grazie anche ai fondi dell’8xmille, «consentirà ai minori e ai loro accompagnatori – spiegano dalla Caritas diocesana – di trascorrere una vacanza in Italia lontani dalla guerra e dalla difficile condizione che vivono oramai da più di due anni».

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