«Al momento non ci sono posti per le immissioni in ruolo o per la mobilità interregionale in entrata dei dirigenti scolastici. Eventuali disponibilità saranno individuate solo in caso di movimenti in uscita presso altra regione. Qualora ce ne fossero, chiediamo siano tutti destinati alla mobilità interregionale in entrata». Sono confermate le previsioni peggiori per i presidi con la valigia che da anni sperano di potersi riavvicinare a casa e famiglia. Lo zero in… pagella è confermato dal segretario regionale della Uil Scuola Rua, Andrea Codispoti, dirigente anche lui. Il leader sindacale rompe il silenzio dopo l’incontro tra le parti sociali e i vertici dell’Ufficio scolastico regionale svoltosi nei giorni scorsi a Catanzaro con all’ordine del giorno le “Operazioni di conferimento degli incarichi dirigenziali: conferme, mutamenti e mobilità interregionale con decorrenza 01/09/2024”. Intanto i presidi avranno tempo sino a venerdì 28 giugno per presentare l’eventuale domanda di trasferimento o anche di conferma degli incarichi ricoperti alla scadenza del contratto triennale. Ancora una volta la Uil Scuola ha espresso la sua «contrarietà a tutto l’impianto della Circolare ministeriale, che, derogando in gran parte dal Contratto collettivo nazionale, non ha permesso di governare in modo adeguato la complessità dell’attribuzione degli incarichi a seguito del Dimensionamento», spiegano dalla sigla di categoria. Aggiungendo come molti presidi saranno costretti alla mobilità forzata con grave danno alla loro professionalità. A parere della Uil ulteriore scontento sarà alimentato dal non aver permesso la possibilità di un accordo tra dirigenti scolastici interessati dal Dimensionamento. Qualcuno è di troppo Nel corso del faccia a faccia catanzarese s’è inoltre parlato d’una tabella dalla quale risultano 48 sedi libere e vacanti in Calabria: 11 in provincia di Cosenza, 4 di Catanzaro, 13 nel Crotonese, 16 in provincia di Reggio Calabria e 4 nel Vibonese. In base a queste disponibilità, quattro dirigenti scolastici del Cosentino e cinque del Catanzarese dovrebbero essere costretti a spostarsi per trovare posto fuori provincia. In particolare nel Reggino e nel Crotonese dove pare ci siano posti in più, mentre si prospetta un pareggio per il Vibonese. Complessivamente, in Calabria, risultano 281 scuole, cui aggiungere 7 autonomie in deroga, ma che saranno assegnate in reggenza sia per i presidi che per i Dsga. «Infine – sigilla Codispoti - si avvia il processo del conferimento degli incarichi senza alcuna certezza sulla pesatura delle istituzioni scolastiche». Che è un elemento di scelta importante per i dirigenti, poiché strettamente legata anche alla retribuzione.