Sono state rese note a distanza di quattro anni le cause – contenute in una dettagliata relazione tecnica – dell’incidente aereo, avvenuto nel cielo cassanese e, nel quale persero la vita due vercellesi.
L’incidente venne causato dalla perdita di controllo in volo dell’aeromobile durante una virata e dovuta al troppo peso dell’eccessivo carburante imbarcato. Sono queste le cause che portarono, nell’agosto del 2020, allo schianto dell’Aviamilano p19 Scricciolo, un monomotore degli anni 60 sul quale viaggiavano Tonino Greppi e Roberto Savio, due vercellesi, piloti esperti, all’epoca di sessantotto e sessantasei anni.
L’incidente si verificò nelle campagne di Contrada Murate di Cassano appena partiti dall’aviosuperficie “Sibari Fly” per far ritorno in Piemonte.
A certificarlo è stata la relazione finale, pubblicata in questi giorni e redatta dall’Ansv, l’Agenzia nazionale per la sicurezza in volo, che mette la parola fine all’inchiesta di sicurezza deciso a pochi giorni dall’incidente all’aeromobile avvenuto ormai quasi quattro anni fa.
Nelle diciassette pagine della relazione d’inchiesta i tecnici hanno annotato i risultati di tutti i controlli specifici decisi e possibili tenendo conto del fatto che il velivolo rimase completamente distrutto dalle fiamme post impatto.
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