Tempi di attesa con picchi che superano le 8 ore, carenza di personale, turni massacranti, fuga di professionisti e aggressioni all’ordine del giorno. Sono questi gli elementi che caratterizzano i tre ospedali tra le realtà più critiche oggi in Italia, tra cui spicca l’ospedale di Rossano, assieme al San Leonardo di Castellammare e il Sicilia Policlinico di Messina.
Questo è il desolante quadro tracciato dal Nursing Up, il sindacato nazionale degli infermieri che da anni racconta, con mirate denunce frutto di accurate indagini, la situazione letteralmente drammatica delle aree di emergenza-urgenza degli ospedali da Nord a Sud, che si acuisce durante i mesi estivi, con il fisiologico aumento di accessi nei pronti soccorsi. Nel caso degli infermieri dei pronto soccorsi, poi, siamo di fronte a situazioni intollerabili: turni anche di 16-17 ore per coprire l’assenza dei colleghi e compensare quella degli Oss, con una drammatica esplosione di casi di demansionamento. Il Nursing Up, dopo un accurato lavoro di indagini durato alcune settimane, lavorando di concerto con i referenti regionali, è in grado di raccontare quali sono in questo momento le realtà più critiche, dove appunto fa capolino il pronto soccorso di Rossano da tempo immemorabile al centro delle cronache per una serie di disagi e problematiche. Tra cui l’endemico problema degli organici ridotti all’osso. Il sindacato per altro riferisce e rilancia un dato già noto a queste latitudini ossia che senza i sacrifici degli infermieri del pronto soccorso, chiamati a garantire ore ed ore di lavoro straordinario, non sarebbe possibile coprire l’assenza dei colleghi. «La situazione critica, però, oltre ai turni massacranti, ai tempi biblici di attesa dei pazienti, e naturalmente della cronica carenza di infermieri ed Oss, oltre alle aggressioni sempre più frequenti, si infarcisce anche di ulteriori problematiche». Ai dati del nursing up si aggiunge la situazione di questo inizio della stagione estiva con l’aumento degli accessi al pronto soccorso, la situazione è che dalla fine di giugno ci sono pazienti parcheggiati in pronto soccorso in attesa di un letto n un reparto, mentre pare che per tutto il mese di luglio mancherà l’otorino sia al pomeriggio che la notte, poiché i medici in servizio al reparto tra ferie e carenze non possono garantire la copertura delle reperibilità.
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