Aveva dimenticato la pensione in Svizzera, una donna di San Marco recupera più di 80mila euro
Se la nazionale italiana di calcio è stata estromessa da Euro 2024 meritatamente per mano della Svizzera, ora – ironia della sorte – c’è una signora di San Marco Argentano, che attende un indennizzo di diverse migliaia di euro proprio dalla Confederazione elvetica. Il tutto grazie all’ufficio di zona di Epaca – Coldiretti, coordinato da Pierluigi Cipolla, che una volta presa in mano la documentazione della signora Angela, ha notato fin da subito che le spettavano i contributi previdenziali versati avendo lavorato in terra rossocrociata, oltre agli arretrati di cui non era però a conoscenza. Difatti, dopo una corretta integrazione dei documenti mancanti la signora ha ottenuto una lettera di liquidazione di 1.224 franchi svizzeri mensili (ossia 1.258 euro mensili) ed una somma arretrata pari a 80.579 franchi svizzeri, al cambio oltre circa 83mila euro. Ma perché è accaduto tutto ciò? La donna aveva totalmente dimenticato d’aver lavorato e versato contributi in Svizzera dove risultava pensionata ma a sua insaputa. Rientrata in Patria aveva quasi cancellato dalla memoria l’esperienza lavorativa elvetica ed i relativi contributi versati che ora, invece, le hanno consentito d’avere un vitalizio. Ora Berna, quindi, dovrà saldare il suo debito pur a distanza di qualche anno. La vicenda è iniziata allorquando la signora ha chiesto delucidazioni al Patronato per la ricostruzione della sua posizione contributiva sulle pensioni estere. E qui è giunta la piacevole sorpresa: tramite una serie d’informazioni e l’acquisizione di una prima documentazione, è subito emerso che l’assistita aveva diritto alla pensione maturata nella “terra dell’emmenthal”, oltre agli arretrati che sono stati recuperati, pur soltanto per le ultime cinque annualità. «Si è trattato di un risultato di squadra – hanno commentato il presidente di Coldiretti Calabria, Franco Aceto, e il direttore regionale Francesco Cosentini – raggiunto grazie alla professionalità ed al lavoro certosino del responsabile zonale di San Marco Argentano e dei suoi collaboratori, che hanno analizzato con oculatezza il caso vagliandolo in tutte le sue particolarità, e dimostrando che è sempre fondamentale fare dei controlli accurati per raggiungere anche tali obiettivi».