L’estate è corta e la scadenza di settembre si intravede all’orizzonte. Si deve pensare a una soluzione alternativa per consentire al capoluogo di usufruire di un valido servizio di trasporto pubblico locale garantendo la continuità occupazionale agli oltre 120 lavoratori attualmente in forza all’Amaco. Il termine è perentorio: la proroga dell’affidamento del servizio scadrà a settembre e per quella data bisognerà fare scattare un piano B. Anche se non si escludono in ultima analisi ulteriori slittamenti. Finora abbiamo assistito solo ad incontri interlocutori tra Regione, Comune, curatore fallimentare, sindacati sfociati solo in promesse e riflessioni. L’unica novità delle ultime ore è l’arrivo nel deposito di contrada Torrevecchia di 4 dei 20 nuovi autobus destinati ad Amaco, fermi da mesi in altro capannone e acquistati con fondi statali al 90% dalla Regione (il rimanente 10% pagati da Amaco, 25mila euro a bus, dunque 100mila euro, dopo gli impegni assunti da Cometra). È rimasta lettera morta la proposta del Consorzio Autolinee che ha espresso la volontà di subentrare ad Amaco e gestire il Tpl a Cosenza e dintorni. E allora la parola-chiave è Cometra. Proprio dal Consorzio dovrà venire fuori la decisione finale. E a Cometra è rivolto l’ordine del giorno presentato l’altra sera prima del termine della seduta del Consiglio comunale dai consiglieri di maggioranza, prima firmataria la presidente della commissione trasporti Concetta De Paola, nel quale si chiede che i lavoratori e i servizi di Amaco vengano assorbiti da Ferrovie della Calabria, tramite Cometra. Stop ai privati, via libera al soggetto pubblico: questo in sintesi l’invito rivolto alla Regione Calabria.