Nella tarda serata di ieri l’altro, mentre era calato il sipario sulla prima giornata dell’Assemblea regionale dell’Anci e, mentre, la gran parte delle persone era “incollata” alla tivù a guardare Olanda-Inghilterra, quattro malviventi erano intenti a rubare e danneggiare componenti elettromagnetiche dell’impianto di risalita di Cavaliere, sulle vette di Botte Donato. E se il furto è stato bloccato, lo si deve alla fermezza e all’abnegazione di Rosario Marano, il comandante della Polizia provinciale, che da solo ha bloccato due dei quattro energumeni. Tuttavia, mentre gli altri due si dileguavano, il maggiore della Polprovinciale ha allertato i carabinieri di Casali del Manco che, come un fulmine, hanno intrappolato i due fuggiaschi. A quel punto, anche col supporto di altri militari dell’Arma di Camigliatello Silano, i 4 prevaricatori sono stati dichiarati in stato di fermo e accompagnati per le formalità di rito alla Stazione carabinieri di Camigliatello. Dei quattro, di cui non sono state rese note le generalità, pare che tre siano originari dell’Est europeo, mentre il quarto sarebbe domiciliato a Cosenza. Dopo la notte trascorsa nella caserma di Camigliatello, i 4 sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria ed in atto vige il massimo riserbo. Intanto, ieri, a conclusione della due-giorni Anci regionale di Lorica, l’Unione sindacale di base s’è schierata a fianco dei lavoratori di Lorica Ski Area. Nel dettaglio, così come nella sostanza, l’apertura degli impianti di risalita «appare come una mera operazione di facciata: apertura d’occasione per dare lustro all’Anci. Mentre la realtà è diversa, perché - termina l’Unione sindacale - gli addetti vivono nella precarietà, nell’incertezza, e l’attività è a singhiozzo». Ed in calce la domanda: «Qual’è il futuro dell’impianto di risalita per la stagione estiva?». Ma questa è già un’altra storia.