Botte alla compagna anche quando era incinta. Un giovane cosentino è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. L’uomo è accusato di continue violenze nei confronti della propria compagna, sia nel periodo della loro relazione e convivenza, sia nel periodo successivo alla fine del loro rapporto. Dalle indagini è emerso che le violenze, protrattesi per due anni, sono consistite in insulti, percosse, lancio di oggetti e perfino di una pentola piena di acqua calda. A seguito di tali episodi, accaduti anche quando la coppia era in attesa di un figlio, la donna è stata anche costretta a recarsi in ospedale dove i sanitari hanno riscontrato una interruzione della gravidanza. Nonostante la donna si sia infine determinata a chiudere la relazione, l’uomo non si sarebbe mai rassegnato all’idea di essere lasciato, e soprattutto all’idea che la sua ex compagna potesse rifarsi un’altra vita, iniziando a seguirla nei locali da lei frequentati, sotto casa e sotto il posto di lavoro della donna, in alcuni casi sbarrandole la strada con la macchina e impedendole il passaggio, ossessionato dall’idea che la stessa potesse intrattenere relazioni con altri uomini. Le indagini sono state condotte dalla Polizia di Cosenza, coordinata dal questore Giuseppe Cannizzaro.