M. M., 51 anni, è stato condannato – dal Gup del Tribunale di Paola – in rito abbreviato a 9 anni di carcere. L’uomo che si trova attualmente tra le sbarre già da un anno è tratto in arresto dopo la denuncia dei figli e della ex. «Ti scanno, ti taglio la testa e la do ai cani, e mi bevo il sangue». Così si rivolgeva il pastore ai congiunti. Una storia di vessazioni, abusi e violenze fisiche, psicologiche e sessuali quelle che la ex compagna ha a suo tempo denunciato e che sono state poi confermate ai carabinieri anche da alcuni dei suoi figli, due dei quali frutto della relazione avuta con il 51enne. La famiglia è scappata dopo anni di violenze e si è recata in Campania per raccontare tutto alle forze dell’ordine. Un congiunto ha anche consegnato agli investigatori video e foto dai contenuti inequivocabili. Tutti i componenti della famiglia sarebbero stati lungamente ostaggio del marito e padre aguzzino e sottoposti a vessazioni, anche di carattere sessuale, nel caso della donna e della figlia.