Coincidenze e contraddizioni imbarazzanti e inopportune. Come non considerare tali, infatti, in un contesto “delicato” come quello cetrarese, l’attesa prima proiezione, sul porto della cittadina, del docufilm “Chi ha ucciso Giovanni Losardo”, dedicato a un martire della mafia locale– dell’autrice e regista Giulia Zanfino – e il contemporaneo concerto, organizzato da una associazione locale in una contrada del territorio, del chiacchierato cantante neomelodico Salvatore Benincasa, spesso al centro di polemiche per alcune sue canzoni considerate inneggianti alla mafia, eventi entrambi in programma domani nella cittadina e alla stessa ora? Ma la Chiesa, l’Amministrazione comunale di Cetraro e la Pro Loco “Civitas Citrarii” sono unite nel prendere ancora una volta le distanze da questo concerto – organizzato dall’associazione Aps Santa Lucia – che, se confermato, coinciderebbe, appunto, con la prima proiezione del docufilm “Chi ha ucciso Giovanni Losardo?”, organizzata dall’Odv San Benedetto Abate e dalla stessa Amministrazione comunale. In merito, proprio l’autrice e regista del docufilm, Giulia Zanfino, ha commentato: «Lo stesso giorno della proiezione del docufilm su Giannino Losardo, martire della lotta alla ’ndrangheta, uomo integerrimo, monumento alla parte migliore della nostra memoria e della nostra storia, a Cetraro è previsto un concerto del cantante neomelodico Benincasa, che pare faccia canzoni che inneggiano ai clan. Credo sia inaccettabile che una cosa del genere possa avvenire a Cetraro, dove la gente viene ammazzata per strada, dove si spara a colpi di kalashnikov per lanciare messaggi di terrore. Sono certa che l’evento musicale sarà cancellato, anche perché lo spazio in cui si terrà è gestito da una parrocchia. Ma resta lo sconcerto di ritrovarmi in questa assurda situazione. E sono contenta che la vicesindaca Falbo abbia preso le distanze da questi fatti».