Cosenza

Giovedì 19 Settembre 2024

Bisignano e la tragedia di Anu: morta a 5 anni soffocata dal nocciolo d’una pesca

Una immane tragedia ha colpito la comunità di Bisignano e dell’intera Valle del Crati. Una ragazzina di cinque anni, curda di nazionalità irachena, in città con i suoi genitori da qualche tempo, grazie a un progetto Sai, il Sistema Accoglienza e Integrazione, è deceduta dopo avere ingerito, presumibilmente, un nocciolo di una pesca che si è fermato in gola soffocandola. Per la piccola Anu, a nulla sono valsi i soccorsi, allertati immediatamente e giunti sul posto con ambulanza ed elisoccorso. Purtroppo, per i medici del 118 non c’è stato nulla da fare nonostante il disperato tentativo di rianimarla. I bisignanesi sono sotto choc, la famiglia è ospitata in una delle abitazioni messe loro a disposizione, nel centro storico, ormai bene integrata e conosciuta, assistita da giovani che sono in forza al progetto, in un clima di solidarietà ed accoglienza. Le cause che hanno portato al decesso della ragazzina, saranno definitivamente chiarite dopo gli opportuni accertamenti medico-legali. Per il momento resta la disperazione dei giovani genitori che, forse nel momento in cui assaporavano una vita diversa, si sono visti privati del bene più grande che un genitore possa avere, quella figlioletta che si stava affacciando ad una nuova vita. La città si è mobilitata, sul posto i carabinieri, la polizia municipale, il sindaco, assessori, semplici cittadini impotenti rispetto al dramma che si stava consumando all’interno dell’ambulanza. Gli accertamenti sull’accaduto sono affidati ai carabinieri della Compagnia di Rende che stanno raccogliendo le opportune notizie da trasmettere al capo dei pm di Cosenza, Antonio D’Alessio. Il medico legale, già incaricato, accertate le cause della morte riferirà ai magistrati. Intanto, l’Amministrazione comunale ha annullato le manifestazioni previste dal cartellone delle feste estive, «causa il grave lutto che ha colpito la nostra comunità per la perdita della piccola Anu, curda irachena, ospite del nostro centro di accoglienza Sai»

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