Oltre 17 milioni di euro dalla Tari e circa 11 milioni dal canone idrico. È quanto l’amministrazione comunale ha messo in conto di incassare dopo avere esaminato le liste di carico dei contribuenti per il 2023 e il 2024. Le determine che contengono tutti i dati sono state firmate dal dirigente del settore 14 di Palazzo dei Bruzi (Tributi e riscossione, accesso a fondi regionali, nazionali e comunitari, servizio idrico integrato) Carmelo Misiti e autorizzate dal dirigente del settore 13 (Programmazione e risorse finanziarie) Marco De Rito. Il Consiglio comunale come noto nella riunione dello scorso 10 luglio aveva apportato una serie di modifiche al regolamento Tari (il Piano finanziario Tari per il periodo 2022-2025 era stato invece deliberato dall’assise municipale il 29 aprile 2022) mentre il 29 aprile scorso erano state approvate le tariffe 2024. Per la Tari di quest’anno il Comune dovrebbe riscuotere esattamente 17.903.963 euro. La lista di carico è ripartita su 39.728 soggetti passivi. Ovviamente, la giunta Caruso auspica che Municipia, la Società a cui è affidato dal 2017 (in atto una proroga) il servizio di gestione ordinaria e straordinaria delle entrate tributarie ed extratributarie, assolva in pieno al compito di riscuotere più possibile le quote relative a immobili per domestico e commerciale dopo avere certificato l’emissione della lista Tari per l’anno in corso. I dati degli anni passati, come confermato dal personale dell’Ufficio Tributi di Palazzo Ferrari, nonostante vi sia ancora un gran numero di evasori, sono confortanti. La prima rata porta la scadenza del 30 settembre, la seconda del 30 ottobre e la terza del 30 novembre prossimi.