La gara per ristrutturare e trasformare Villa Forastefano, bene confiscato dallo Stato all’omonima ’ndrina sibarita, nel centro “Dopo di Noi” per persone a mobilità ridotta, potrebbe essere stata finalmente aggiudicata. Potrebbe, infatti, perché all’apertura delle buste delle due aziende che hanno presentato l’offerta una delle due è stata esclusa per delle irregolarità nella documentazione presentata.
La commissione giudicatrice ha riscontrato una documentazione errata e l’ha dovuta quindi, come per legge, estromettere dalla possibile aggiudicazione. In ballo per l’aggiudicazione dei lavori, dunque, è rimasta la seconda impresa che ha presentato offerta e la cui documentazione sarà vagliata nei prossimi giorni. Nulla di eccezionale, a dire il vero, perché situazioni del genere si susseguono in tutte le gare d’appalto. Questa finisce puntualmente sotto i riflettori sia perché si tratta di un bene confiscato alla ‘ndrangheta e sia perché in passato diverse gare erano andate deserte. Un progetto che già in passato ha avuto problemi burocratici. Il finanziamento stesso era stato messo in discussione nei mesi scorsi: dopo la rimodulazione di alcuni fondi del Pnrr non era chiaro se il Governo avrebbe revocato i fondi per la riqualificazione di quei beni confiscati tra cui la villa sita a Doria.
La polemica era scoppiata a cavallo di Ferragosto dello scorso anno ma Governo e Regione si erano affrettate a precisate che le fonti di finanziamento sarebbero state sostituite ma, fino a pochi mesi fa, i progetti erano stati congelati. Un dubbio fugato di recente e, infatti, nelle scorse settimane centrale unica di committenza del comune di Cassano ha indetto la gara per la riqualificazione dell’immobile. L’importo dell’intervento ammonta a circa 470mila euro (precisamente 468.880,78). I fondi serviranno a trasformare “Villa Forastefano”, bene confiscato alla ’ndrangheta in un centro per persone a mobilità ridotta “Dopo di noi”. Il progetto per la ristrutturazione per l’adeguamento e la trasformazione della struttura abitativa esistente era stato redatto e approvato a marzo dello scorso anno.
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