Si aprono timidi spiragli nella vertenza dell’investimento di Nuovo Pignone Becker Hughes nel porto di Schiavonea di Corigliano Rossano, anche se sostanzialmente chi si aspettava uno stravolgimento delle posizioni a conclusione della conferenza dei capigruppo consiliari di Corigliano Rossano dovrà attendere un prossimo incontro.
Per intanto si è registrata la disponibilità dell’azienda a spostare parte della produzione nel retro porto, come richiesto dal Comune e sono stati forniti ulteriori chiarimenti su diversi aspetti del progetto che potranno dare un ulteriore consapevolezza per giungere ad una decisione finale che passerà dall’assise municipale.
Ieri mattina nella sede comunale di piazza Santi Anargiri la riunione presieduta dal presidente del Consiglio, Rosellina Madeo, ha visto raccolti attorno a un tavolo non solo i capigruppo consiliari, ma anche il presidente dell’Autorità portuale, Andrea Agostinelli, e i rappresentanti del colosso multinazionale collegati da remoto.
Una conferenza dei capigruppo aperta alle sigle sindacali e ai movimenti, anche se in tal senso non è mancata qualche contestazione da parte di alcuni movimenti che non hanno potuto partecipare al confronto. Tra questi, “Io resto a Corigliano Rossano”.
Entrando nel merito di quelli che sono stati gli interventi, il sindaco Flavio Stasi ha ribadito la fiducia nella serietà dell’azienda, ma resta ancora perplesso dinanzi a quelle che sono le varianti prospettate da Becker Hughes. Come noto il primo cittadino aveva chiesto che la produzione si spostasse nel retroporto, di contro la multinazionale ha aperto su questo fronte esponendo la disponibilità a spostare parte della produzione in questo luogo, ma per il sindaco Stasi si tratta solo del 5% dell’investimento totale e quindi con strutture marginali. Ancora da sciogliere il nodo – e non è una situazione secondaria – della mancata pianificazione del porto in quanto ciò limita la possibilità di concedere una parte della struttura senza garanzie concrete. A ciò sta si è aggiunto che non hanno trovato ascolto le proposte che erano state avanzate dall’amministrazione comunale, anche se si è evidenziato che le interlocuzioni con l’azienda non sono mai mancate e continueranno anche nei prossimi mesi, poiché il confronto ha lasciato aperta la possibilità di discutere soluzioni più sostanziali come lo spostamento di una parte più consistente della produzione.
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