Ha in mente progetti più ambiziosi l’amministrazione comunale rispetto al rilancio del centro storico. Ci sono problemi da risolvere nell’immediato, però, ed è su quelli che Palazzo dei Bruzi sta concentrando attualmente l’attenzione. Fari puntati sul recente crollo di un vecchio manufatto disabitato presente nel rione Santa Lucia, avvenuto nei giorni scorsi a causa di un improvviso quanto dirompente acquazzone che ha spazzato in lungo e in largo tutta la città, provocando danni e disagi nell'interno perimetro urbano.
L’urgenza dettata dalle circostanze ha cambiato le carte in tavola, almeno per quanto riguarda il rudere del quartiere Santa Lucia, rispetto al quale l’esecutivo Caruso ha organizzato una serie di incontri allo scopo di stabilire quale percorso intraprendere, anche perché bisogna far rientrare nelle rispettive abitazioni i nuclei familiari sfollati e alloggiati temporaneamente in locali individuati dal Municipio tramite i settori Welfare e Protezione civile guidati dall’assessore Veronica Buffone. Ebbene, ieri si è tenuto un ulteriore tavolo di confronto tra i tecnici comunali e il primo cittadino, Franz Caruso (avvenuto in via telematica per impossibilità da parte del sindaco), convocato all’indomani del sopralluogo effettuato da alcuni responsabili della Soprintendenza. La proposta avanzata porterebbe all’abbattimento di ciò che resta del manufatto, lasciando comunque traccia dell’esistente, mentre verrà chiesto sostegno alla Regione per il reperimento dei fondi necessari.
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