Dopo quasi tre mesi dagli ultimi episodi registrati, i soliti truffatori sono tornati a chiamare in città con numeri sconosciuti fingendosi appartenenti al corpo dei Carabinieri allo scopo di raggirare ed estorcere somme di denaro ai malcapitati anziani che ricevono le telefonate.
Anche stavolta tartassavano le proprie vittime raccontando di familiari rimasti coinvolti in fittizi incidenti stradali o questioni legali che per risolverli sarebbe stata necessaria una ingente somma di danaro, oppure per far avere sconti di pena o evitare processi. Ma il loro unico obiettivo è di far sborsare ingenti somme di denaro, in contanti o preziosi, per aiutare i propri congiunti. Una operazione a tappeto, quella messa in atto dai truffatori, che ha interessato sia Cassano che l’Alto Ionio e che ha portato nuovamente i carabinieri della Compagnia di Cassano e il Comune a diramare una serie di comunicazioni per avvisare la cittadinanza che si trattava di vere e proprie truffe, invitando gli abitanti a riagganciare la chiamata al telefono e segnalare alle autorità competenti eventuali segnalazioni del genere. Una serie di casi simili si erano verificati nei mesi scorsi. Gli ultimi episodio risalgono al mese di giugno e a metà maggio. Decine di telefonate che, al momento, parrebbero essersi concluse con un nulla di fatto, eccezion fatta per un caso che s’era verificato a marzo, quando un uomo era riuscito a truffare un’anziana di Sibari spillandole soldi e monili d’oro per un valore di circa mille e cinquecento euro, facendole credere di essere un avvocato accorso in aiuto di un figlio che aveva causato un incidente stradale.
Un caso sul quale, poche settimane dopo, hanno fatto luce i Carabinieri della Stazione di Cassano centro che hanno rintracciato il presunto autore del raggiro, arrestandolo.
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