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Aviosuperficie di Scalea, i giudici confermano l’ordine di sgombero

Anche il Consiglio di Stato ha dato ragione al sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta, sulla delicata e complessa questione relativa all’aviosuperficie della cittadina. Con l’ordinanza 3400/2024, i giudici di Palazzo Spada hanno, infatti, confermato quanto deciso, nello scorso mese di luglio, dai colleghi del Tar, ritenendo valida ed efficace l’ordinanza di sgombero a suo tempo emanata dal primo cittadino scaleoto, nei confronti dell’ex gestore della struttura. Il Comune di Scalea è stato difeso dall’avvocato Egidio Rogati.
«Non avevo alcun dubbio - ha commentato il sindaco Perrotta, subito dopo aver, appunto, appreso quanto deciso in merito dal Consiglio di Stato - bisogna avere fiducia nella giustizia. Continuiamo spediti verso la riqualificazione dell’aviosuperficie di Scalea sgomberata nello scorso mese di aprile, in esecuzione, appunto, di un’ordinanza risalente al 21 marzo scorso.
In quei giorni, infatti, il sindaco Giacomo Perrotta, con gli agenti della Polizia Locale, guidati dal comandante Adriano Serra, il responsabile del Settore tecnico, architetto Angiolino Aronne, e con l’ausilio di due dipendenti del Comune, hanno portato a termine il rilascio della struttura ubicata in località la Bruca, che è così tornata nella piena disponibilità del Comune, che ne è proprietario, e della cittadinanza. «L’Amministrazione Perrotta - si sottolinea in una nota - consapevole della grande rilevanza strategica dell’infrastruttura, ha esperito tutte le azioni necessarie per ottenere il pieno utilizzo dell’area da parte del Comune, ritenendo inaccettabile rimanere passivi innanzi ad anni di occupazione di fatto di un bene pubblico».

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