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Cosenza, la morte di Ilaria Mirabelli: raccolta fondi lanciata, ma non accolta

Un gruppo di amici e parenti l’ha promossa per pagare le spese legali. La madre e la sorella: «Non possiamo accettare fondi»

Il “giallo” della raccolta fondi. Legato alle spese processuali che la famiglia di Ilaria Mirabelli, morta in un incidente il 25 agosto scorso a Lorica, dovrà sostenere per arrivare a far luce sull’accaduto.
Forse, più che un “giallo”, è una singolare iniziativa avviata per “affetto” dagli amici della trentanovenne: Una iniziativa diventata con il passare delle ore.... imbarazzante. Nel pomeriggio di ieri, infatti, è stato diffuso un comunicato con il quale si sottolineava: “Questa è una raccolta fondi per aiutarci a sostenere le spese legali di questa battaglia perché si possa far luce sul buio che è calato quando il sorriso di Ilaria si è spento”.

La famiglia di Ilaria Mirabelli, scomparsa in un incidente, ha lanciato, da Cosenza, un GoFundMe arrivato a settemila euro in due giorni.
"Il dolore per la perdita è insuperabile - scrivevano alcuni familiari - ma sapere quello che le è accaduto potrà forse donarci almeno la pace. Ilaria - proseguivano - sorrideva e la luce del suo sorriso riempiva ogni luogo in cui entrava. Creava gioielli, amava la moda, viveva delle risate dei suoi nipoti, degli abbracci di sua madre, di ogni bacio che la vita le donava e che lei rendeva con generosità al mondo". La diffusione del comunicato ha immediatamente fatto intervenire l’avvocato Guido Siciliano, legale dei congiunti della vittima che, a nome della madre e della sorella di Ilaria, ha precisato che le due donne «non accettano raccolte di fondi».

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