L’azione compiuta da ignoti ai danni della cappella di famiglia del consigliere comunale Maurizio Iozzi ha tutta l’aria di un atto intimidatorio.
Iozzi è stato assessore fino a lunedì, quando ha protocollato le sue dimissioni. Qualcuno si è introdotto nella cappella conficcando un coltello sulla foto lapidea della madre del consigliere, scomparsa da decenni. Sul grave episodio e sulle dimissioni da assessore di Iozzi è stato mantenuto grande riserbo. Come già riportato, tuttavia, mercoledì è arrivata la presa di posizione del sindaco Ermanno Cennamo e dei consiglieri di maggioranza. A questa si è aggiunta anche quella del presidente del Consiglio comunale, Angelo Aita, e dei capigruppo consiliari.
Un atto fermamente condannato da tutti i rappresentanti istituzionali cittadini e dall’intera comunità e di cui si parlerà nel prossimo Consiglio comunale del 18 ottobre. È stato infatti inserito nei punti all’ordine del giorno per volere dello stesso Aita e dei capigruppo. In particolare, per il presidente del Consiglio comunale e per i capigruppo consiliari, che ieri hanno tenuto una riunione ad hoc, quanto avvenuto è «un messaggio chiaro di minaccia».
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