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Cosenza, il figlio del boss della “Nuova famiglia” resta agli arresti

Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha confermato la detenzione domiciliare per Francesco Rango. È accusato con un 48enne di violenza privata con metodo mafioso

Accuse gravi. E confermate dal Tribunale della libertà di Catanzaro. Resta agli arresti domiciliari Francesco Rango, 24 anni, figlio del boss ergastolano Maurizio, detenuto da tempo al 41 bis.
I giudici del Riesame hanno ritenuto sussistenti le ipotesi accusatorie contestate dai pm antimfia Vito Valerio e Corrado Cubellotti e dal procuratore distrettuale Vincenzo Capomolla. Annullato solo il capo d’imputazione in cui si sosteneva che il giovane avesse materialmente picchiato il titolare dell’esercizio pubblico vittima di un pestaggio e la guardia giurata che era addetta alla sicurezza del locale. I magistrati del TdL hanno dunque solo parzialmente accolto il ricorso presentato dall’avvocato Antonio Quintieri avverso all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Catanzaro Luca Bonifacio nelle settimane scorse.
Rimane ora da definire la posizione dell’altro indagato - le accuse riguardano una violenza privata aggravata dal metodo mafioso - Giuseppe Bevilacqua, 48 anni, difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino. L’uomo comparirà davanti al Riesame martedì prossimo.

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